IL PRESIDENTE INCARICATO RENZI E LA POLITICA CHE NON SA GOVERNARE IL PAESE

21.02.2014 20:31

foto : Europaquotidiano.it

POCHE ORE FA :

Il Governo è fatto .   Così annuncia il Premier incaricato.

Pareva ci fosse rimasto un problema (secondo Lui). In verità il problema mi pare non esserci.

In sintesi pareva che il problema  FOSSE  tra lo scegliere un tecnico o un politico al Ministero dell’economia.  Allora andiamo per ordine per spiegare perché a mio giudizio il problema non c’era.

Intanto stufo dei Ministri tecnici che hanno pullulato in questo ultimo tempo speravo non se ne parlasse nemmeno più. 

 Inoltre essendo tecnici sono sempre nominati e mai eletti.

Ciò, nonostante le critiche della stessa politica,  serve solo a certificare che tra i quasi mille eletti non ce ne è uno che sia capace di fare il Ministro dell’Economia .  E questo è veramente una vergogna.     Contrariamente a quello che sembra è quindi un segnale di incapacità della politica a governare.      Da qui la necessità di ricorrere ad esperti esterni.  

La verità di questi ultimi anni invece ci dice che i ministri esterni, pur considerati  bravi professionalmente, non hanno saputo gestire il Ministero più complesso politicamente.

 I tagli lineari sono il frutto di questa incapacità politica di segnare le azioni con scelte coraggiose.

 Ora che il Presidente incaricato ricomincia con i Ministri si riaffaccia il problema (per lui)  di chi scegliere per l’Economia e le Finanze. Sento cose strampalate come appunto quella di un ministro tecnico che sia ben visto negli ambiente Europei.

Che sappia tenere i conti a posto. Ma che sappia fare anche il miracolo di abbassare le tasse su cittadini ed imprese e riavviare lo sviluppo destinando più risorse ad investimenti ed occupazione.

Occorrerebbe solo un miracolo, altro che Ministro per far quadrare questi due obiettivi!

E’ comunque certo che per un obiettivo come questo ,occorre un politico e con idee molto chiare.   

Questo obiettivo è una linea politica che tagli con il passato ed un ministro che la sappia tracciare.

 Un politico che mastichi anche un po’ di Economia e che sappia far girare la leva della Finanza.  Ma questa dovrebbe essere la scelta di tutto il governo e non del Ministro.  Se fosse la scelta di tutto il Governo non vedo alcuna ragione perché il Ministro debba provenire dai  soliti ambienti dei tecnici. . Io credo che questo sia uno dei veri crocevia da cui  si può dare già un giudizio sull’ azione del  Governo..  altrimenti chi la fa la politica del governo ? La somma dei Ministri.?

Non possiamo certo scegliere sulla base delle simpatie che gode in Europa che saranno importanti ma non decisive. Si deve essere convinti che dobbiamo scegliere  il Ministro dell’Economia dell’Italia  non della Merkel, né dell’ Europa.    Diversamente è  proprio l’esatto  errore che abbiamo fatto in questi anni.

Cioè quello di assecondare tutte le politiche Europee svuotando tutte le tasche agli Italiani.

Monti , Letta, ecc , tutti godevano di buone simpatie in Europa ,peccato che non ne avessero altrettanta in Italia.  In definitiva affermo che non è o non dovrebbe essere un problema ,ma anzi una opportunità per  cambiare la disastrosa politica economica fin qui perseguita.   Ed allora occorre un Ministro all’Economia e delle Finanze finalmente eletto da qualcuno e che interpreti bene i bisogni del paese.  Insomma uno statista; non un economista.  Uno che sappia vedere la realtà del Paese  e che, se serve, sappia mettersi anche contro l’Europa.   Questo è quello che i cittadini si aspettano. Forse in queste ore lo si sta decidendo .

 

Stasera sapremo se il Governo nasce nuovo o nasce già vecchio.  

E non sarà sufficiente la sola età anagrafica,ma  la politica che intende attuare. Saremo attenti a cosa  ci dirà sullo sviluppo sulla occupazione e lo stato sociale.  Come saremo attenti su cosa dirà sui giovani, sugli anziani , sulle donne ,sui pensionati e sullo  Stato Sociale.   Il tempo per il “ bivacco” e per discutere della riforma elettorale è tutto finito.

 

MA…….ULTIM’ORA

 

 

 Mentre scrivo (ironia della sorte) apprendo che il Ministro all’Economia sarà  il tecnico  Padoan  attuale numero uno  del  Tesoro e segretario dell’OCSE . Una garanzia per Bruxelles  e per la BCE .

 Lo sarà anche per gli Italiani?   Non lo so.

So  solo che è un tecnico . So solo che non è uno statista  e non lo sarà perché viene chiamato , senza nasconderlo, come un tecnico che da garanzie alla BCE e a Bruxelles . Conoscendo ormai la politica di Draghi , molto sensibile alle banche e quella di Bruxelles ,non certo sensibile ai problemi sociali dell’Italia,  non posso che rimane dell’opinione che sia stato un grande errore.   L

a discontinuità l’avrebbe segnata solo un politico di buona caratura ed ugualmente stimato nelle sedi Europee.  Ciò ovviamente non inficia il valore tecnico  della persona , ma inficia il valore politico del Governo.   Se avessimo voluto un governo di tecnici del resto non c’era che l’imbarazzo della scelta.   So soltanto che in questo ultimo periodo molte nomine,forse troppe , anche in enti importanti provengono proprio  dal Tesoro o da Bankitalia . 

Questo mi porta a pensare che la politica non sia in grado di governare il Paese, ed i suoi enti più importanti.  Questo è sicuramente il dato che maggiormente mi preoccupa già prima che il governo inizi ad operare.  Spero di sbagliarmi, ma rimane la certezza che il modo ed il metodo nasce già se non vecchio, un po’ datato certamente.   E’ non è il mio un rifiuto dei tecnici. Anzi tutt’altro.

E’ solo la consapevolezza che ognuno deve svolgere il proprio ruolo.

Se il Governo fosse un problema di tecnici  perché alla sanità non si nomina  un luminare della medicina ?   No . Non è così che si governa un  Paese.

Ecco allora da dove deriva  tutta la mia contrarietà. 

 

                       Ottavio Nulli Pero.