LA MOSCA BATTE LA POLITICA E LA BUROCRAZIA.

08.11.2014 20:46

LA MOSCA  BATTE LA POLITICA  E LA BUROCRAZIA.

Ci rimettono gli agricoltori  due volte e senza colpe.


Questa sarà un annata molto brutta per la raccolta delle olive e conseguentemente per l’olio.
Poco e di qualità non eccellente .  La cosa interessa soprattutto le Regioni della Toscana , Umbria, Marche e Molise  ed alto Lazio.  Per queste Regioni gli olivi sono una caratteristica del territorio  e fonte di reddito per moti agricoltori.   Ebbene purtroppo la stagione avversa (troppe piogge ) ha fatto si che le produzioni siano state attaccate da un piccolo insetto  che in gergo si chiama “ la mosca olearia “ capace in certi anni di distruggere la produzione.  Quest’anno si è manifestata violentemente e a nulla sono valse le cure  tanto che si prevede un tracolo della produzione dal 40 al’80%  a seconda delle zone.
Sui questi terreni gli agricoltori percepiscono la  P.A.C. ( che è un piccolo contributo della Comunità Europea ) attraverso l’AGEA che è l’ente Italiano che opera presso a fianco del ministero dell’agricoltura.
Siccome il fenomeno ogni tanto si ripete, e siccome gli olivi sono comunque soggetti a danneggiamento come in questo caso ,o per altre cause naturali ( gelate tardive , grandine ecc.) il ministero dell’agricoltura ha stipulato una polizza per tali eventi per non ricorrere sempre al fondo per le calamità naturali.
Gli agricoltori possono assicurarsi da tali eventi al momento della richiesta del contributo P.A.C. con sodi propri che vengono loro  trattenuti sul contributo.  Quest’anno, visto il danno, gli agricoltori hanno chiesto Il risarcimento del danno patito all’Assicurazione che ha  il stipulato il contratto con il Ministero.
Ma la risposta è stata che quel rischio non è coperto dalla polizza  e pertanto l’assicurazione non risarcisce nulla.  Ma non basta . Gli agricoltori tramite le Regioni hanno chiesto l’intervento dello Statto a valere sul fondo nazionale per le calamità che tutti contribuiscono almeno in parte  ad alimentare.
La risposta di questi giorni è stata : “ Il fondo non può intervenire perché  è già stato prosciugato e non c’è nemmeno un Euro.    Insomma gli agricoltori  che teoricamente potevano attingere qualcosa a ristoro del danno  o dall’uno o dall’altro non avranno niente da entrambi.  Ovviamente ciò costituisce un grosso danno per gli agricoltori e per l’economia delle Regioni interessate , e per i consumatori perché anche se non di ottima qualità  costerà di più, perché l’offerta e molto inferiore alla domanda.  
Ci sarebbe da chiedersi dove tenevano la testa  coloro che hanno stipulato il contratto di assicurazione ,atteso  che l’evento costituisce un danno che si verifica con una certa frequenza anche se normalmente  in zone più limitate,come ci sarebbe da chiedersi, anche,   come funzioni (o non funzioni) il fondo per le calamità naturali.
Ma credo non ci sia risposta se non la solita .  Purtroppo in Italia non ne va nessuna per il verso giusto.
Insomma la mosca ha sconfitto i burocrati che hanno stipulato  la polizza di assicurazione e la politica che non riesce a fare un po’ di solidarietà nemmeno a fronte di un fondo a ciò previsto.


Pertanto per ora , la mosca, é  solo l’unica vincitrice  e ben nutrita.
                                                                                                                  Ottavio Nulli Pero.