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STAMINA: da Miami interviene Camillo Ricordi per fare chiarezza su quella che definisce"una saga".

12.01.2014 13:19
STAMINA : da Miami interviene Camillo Ricordi per fare chiarezza su quella che definisce “una saga”   RICORDI  DICE “PRIMA I PAZIENTI”. ( per chi non lo sapesse, nei laboratori di Ricordi, a Miami, verranno effettuati i test su stamina) … “"Mi e' stata sollecitata da piu' parti...

Governo Letta Fiducia alla Camera - 11-12-2013 -Video Discorso

09.01.2014 13:23
Governo Letta Fiducia alla Camera - 11-12-2013 -Video Discorso   https://youtu.be/nxBveTrh4zs          

GLI AUTOGOL DI LETTA E RENZI.

08.01.2014 17:16
GLI AUTOGOL DI LETTA E RENZI. Di Ottavio Nulli Pero.   Se pensavamo di assistere ad un nuovo corso della politica sinceramente bisogna ammettere che la partenza è almeno rinviata. Scrivo di Renzi e Letta perché insistono nel dichiarare di rappresentare il nuovo. Gli altri hanno il pudore di...

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08.01.2014 15:25
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E' nato Nuova Politica.

08.01.2014 15:24
  Chi siamo Siamo cittadini come tutti Voi, ognuno con le proprie esperienze personali maturate in diversi ambiti : professionali , organizzazioni sociali , Amministrazione Pubblica , giornalismo professionistico e amatoriale. Per non rimanere anonimi (che non ci piace proprio ) in fondo...
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LE FONDAMENTA DEL DISACCORDO TRA LA POLITICA  ED IL POPOLO.

 

PILLOLE

In questi giorni si sta sviluppando un confronto tra le forze politiche attuali  sul come fare la riforma elettorale . Il tutto sulla scorta della sentenza della Suprema Corte ,che ha dichiarato incostituzionale l’attuale sistema, ritenendo non Costituzionale sia il premio di maggioranza, che le liste bloccate : questo perché privano il cittadino della possibilità di scelta.  La discussione che si sta facendo tra i partiti mi pare che qualche residuo dell’uno e dell’altro voglia lasciarlo.

A voler interpretare la volontà dei cittadini mi pare che gli stessi non siano invece  tanto interessati a sistemi elettorali  sofisticati , ma   che abbiano ad obiettivo il ricambio dei politici ,e con esso il cambio della politica . Insomma  tutti vogliono riformare ma l’obiettivo non coincide.

E non è una differenza di poco conto.  Proprio le fondamenta sono diverse.

Questa purtroppo è la pillola amara  che la politica non vuole digerire. 

O.N.P.

 

 

Notizie

IL GOVERNO

28.03.2017 19:44

Abbiamo un Ministro del lavoro che di fatto sconsiglia ai giovani di inviare i CV.
Forse perché i suoi figli sono raccomandati e non hanno bisogno di presentazioni attraverso i CV. Questo ministro e la seconda volta che offende i giovani brutalmente motivo per cui dovrebbe essere cacciato subito. Un Paese serio lo farebbe.
Abbiamo poi il ministro Marianna Madia che pare si sia diverta a copiare la tesi di Laurea. ( Appena 4.000 parole copiate ) e vorrebbe riformare la PA.... e le leggi che la organizzano. Non so proprio come faccia a rimanere al suo posto. Non è stata scelta certamente per competenza maturata nel settore. Ma non basta abbiamo anche la Ministra della P. I. che ha mentito sulla sua Laurea che non ha mai avuto. Ovviamente non sono un sostenitore delle lauree per fare il Ministro possono anche non servire . Servono però persone serie che non dicano bugie. Servono esempi positivi per tutta la società e non furbetti dell'arte dell'arrangio. Con questi e con gli altri che non nomino per ragioni di spazio non si va da nessuna parte . E purtroppo si vede. Il paese per colpa della mancanza di democrazia per la negazione delle elezioni è in mano ad un classe di nominati
che lo hanno portato alle corde ormai sfinito. Hanno inferto un colpo mortale che non so quanto ci vorrà perché si riprenda.. E non è sicura la ripresa . Certamente non lo è con gli stessi. Certamente è anche vero che siamo parecchio in fondo alla graduatoria della trasparenza come siamo al 77 ° posto nella libertà e correttezza della stampa e della informazione. Spero che la musica cambi presto e che avanzi una classe onesta. Non importa di quale parte politica . Importa che sia onesta ,impegnata e non dica le bugie. Solo così ci salveremo. Il resto non serve gli Italiani lo fanno da soli.

D. L. COMPETITIVITA'

15.06.2016 02:39

 

   DI TRAVERSO

 
 

 

    D.L. COMPETITIVITÀ

 
Dagli ambienti vicini al Governo si apprende che il medesimo sta lavorando ad un DL che dovrebbe aiutare la competitività delle imprese  sui mercati Interni ed esteri.  Innanzitutto occorrerebbe  però sapere perché la nostre imprese non sono competitive. Dove è in sostanza  l’anello debole che ci fa perdere competitività altrimenti si può legittimamente temere che si faccia il decreto ma che pochi lo utilizzino nel modo giusto,  Del resto esempi di questo tipo non ci mancano altrimenti la ripresa ci sarebbe veramente e sarebbe visibile e non quello strano oggetto che in pochi dicono di  vedere. Che non ci  siano nemmeno i segni della ripresa lo osserviamo attraverso l’aumento addirittura della disoccupazione ormai giunta a  livelli insopportabili con tutti i guasti economici e sociali che si sta trascinando dietro.  Non avrebbero senso i fiumi di inchiostro che tutti scrivono su di una generazione che non ha un presente ne un futuro, Partire quindi da questo assunto è d’obbligo per chi è chiamato ad assumere decisioni che facciano da stimola alla economia e che riversano effetti positivi sulla collettività.  Dubito però che anche questa volta siamo sulla strada giusta. Si afferma che il nuovo decreto legge si articola su sei punti ritenuti portanti rispetto ai risultati che dovrebbe generare.  Vale allora  la pena di esaminare i diversi punti per capire quali possono essere utili al fine dichiarato.    1 – Bonus fiscali per i cervelli che rientrano dall’estero. Una misura questa già sperimentata da anni e che non ha mai dato nulla. Chi è all’estero ed è un vero  cervello  pagato bene , con molte soddisfazioni non torna certamente in Italia per ritornare a fare l’apprendista.  Ma se lo Stato non riesce a fermare quelli che escono ogni anno, magari anche con una” borsa di studio da ricercatore da 2.000 €  coma farà a far rientrare quelli che ormai sono fuori e ne prendono 7-8  mila? . Non vorrei offendere nessuno ,ma semmai rientrano( salvo sempre casi particolari) i meno capaci che non hanno trovato sistemazione all’estero. Ma non sono quelli che ci servono a cui dobbiamo dare paghe alte e detassate. O no?   Per competere servono le eccellenze vere , non i pezzi di carta dei titoli di studio dei quali l’Italia ne è piena.
 
                              
 – Bonus fiscali per chi adotta una startup, assumendosi almeno il 20% delle quote . Nei primi anni può scaricare tutte le perdite operative. In sintesi i debiti li paga lo Stato dopo tre anni se rendono ; i soldi se li prende il privato non (chi ha investito )ma chi non ha rischiato nulla. In sintesi è una misura che tende a far sparire il rischio d’impresa. Ma allora che imprenditore è? Un imprenditore “che imprende” con i soldi dello Stato?. E’ una follia . Perché allora non dare anche il salario garantito a prescindere dai risultati dell’impresa? In sintesi si capovolge l’alea del rischio che è tipico di qualsiasi società capitalistica. 3  “Visti facili” per imprenditori stranieri che vengono ad  investire in Italia.   Ma  perché sino ad oggi gli stranieri che investono in Italia hanno avuto problemi con visti?  Ma dove e da chi?  Ma diamo i visti agli immigrati anche clandestini ed occorre una legge per gli imprenditori che vogliono investire in Italia?  Meglio non commentare.
4   Niente tasse per chi investe in immobili pubblici o delle Assicurazioni.  . Questo ha solo il significato di un’altra” picconata” agli immobili privati , e dare ricchezza a chi investe acquisendo capitale immobiliare pubblico .  Tutti sanno che gli investimenti su immobili destinati ad attività pubbliche rendono molto di più degli altri e sono  a rischio zero. Che cosa c’entri peraltro con una legge sulla competitività è onestamente da capire.  5 .  I privati anche se non appartenenti al comparto delle banche possono acquistare i debiti delle “ sofferenze bancarie ( pagandoli poco ) e dando alle banche capitale fresco che dovrebbe essere utilizzato per finanziare altre imprese. 
In sintesi  le sofferenze le gestiscono gli strozzini con le loro leggi, ed i soldi che provengono da tali acquisti ritornano nelle casse delle Banche che decidono a chi fare nuovi credit o no. Insomma un mercato secondario di titoli “ i famosi tossici “a grande rischio, che tornano legittimamente sul mercato)  Questa è la misura più vergognosa perché  di fatto rendo legittima anche l’usura e fa rientrare nel circuito del credito le finanza direttamente.    In sintesi sarà ancora di più la finanza a decidere lo sviluppo e non l’impresa economica sostanzialmente sana.  Anche in questo caso si capovolge il principio fondamentale su cui si regge l’ Economia “  sana che dovrebbe ricorrere al mercato per ricercare le risorse.  In Fondo le Borse sono nate per questo scopo , cioè le aziende si procurano il denaro attraverso la compravendita delle azioni, con l’accortezza  di aumentare gli investimenti e perciò aumentare il valore dell’impresa in modo che il capitale finanziario non riesca mai a controllare l’impresa ma ad investire sul suo futuro.   6 – In sintesi significa ammettere alla compravendita del denaro; per finanziare le aziende, anche soggetti estranei all’attività bancaria e nemmeno imprenditori ma solo finanziatori.     Gli stessi finanziatori che maneggiano anche le sofferenze bancarie.       E con ciò le chiavi della cassaforte sono state consegnate allo strozzino.
Questo è la sintesi del decreto competitività di Renzi.  Un decreto che strangolerà le imprese, un po più deboli e che hanno bisogno di denaro e di innovazione perché solo da li può venire il lavoro e nuova ricchezza, che può alimentare veramente i consumi e  la ripresa economica del Paese.
 
 
      Ottavio Nulli Pero.
 

L'Italia senza ministro Industria

21.04.2016 22:21

              Può sembrare una cosa di poco conto ma non è così.

               L'Italia uno dei primi paesi industrializzati non ha il ministro dell'industria.

               Lo si può solo capire se il governo ha rinunciato o è incapace di fare una politica industriale.

             

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DI TRAVERSO

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Perché DI TRAVERSO ?

Abbiamo voluto chiamare così questa Rubrica ,né per un capriccio , né perché fosse l’unico a piacerci. Era però quello che meglio esprimeva il pensiero di ciò che avevamo in mente.

Onestamente stufi delle "mezze misure", stufi di leggere posizioni di confronto, stufi di leggere l’inconciliabile, stufi di leggere tante contorsioni per renderle tali, abbiamo deciso di porre un punto fermo .

DI TRAVERSO ha quindi il senso netto della posizione che intendiamo prendere e sostenere rispetto alla mediazione estenuante e spesso inconcludente della politica.

DI TRAVERSO ha quindi un significato netto ed un modo di agire e di portare avanti le battaglie in modo netto. Sì. Di fronte alle storture chiare , noi ci metteremo DI TRAVERSO per tentare di sbarrare la strada a chi vuole perseguirle. Daremo sicuramente tutto per questo e chiediamo anche a voi di darci una mano per una causa nobile , mettendovi anche Voi di traverso. Con questo spirito attendiamo anche il vostro contributo di idee e di divulgazione di quelle che saranno le nostre e le vostre idee.

Lo staff di Nuova Politica

 

 

 

 

Disabili e Diritti

www.facebook.com/MovimentoDisabili

 

 

nuova-politica.webnode.it/

 

 ZERO NEGATIVO:

 

Disuguaglianza sociale : una interessante  disamina di Robert Reich. Testo e testimonianze video.

( Robert Bernard Reich è un politico, accademico e scrittore statunitense, membro del Partito Democratico e Segretario del Lavoro degli Stati Uniti durante la presidenza di Bill Clinton)

 

La povertà è dietro l'angolo.

R.B.

https://tuttosbagliatotuttodarifare.blogspot.it/2014/01/robert-reich-la-disuguaglianza-sociale.html

 

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ZERO NEGATIVO : dalla parte delle donne ... e non solo.

E' una notizia di qualche tempo fa ma sempre valida. perché la lotta delle donne (e dei più deboli) nel mondo non è finita, e forse non lo sarà mai. Per questo vogliamo a tutti i costi impegnarci.

nella foto : AARTI DEVI foto da: https://www.radioairlibre.be/infos/Pink_Gang.htm

 

....NON E' L'UNICO PROBLEMA , E DI SOLITO NON LO FACCIAMO. MA FORSE SAREBBE IL CASO DI  PARLARNE DI PIU'. L'UNIVERSO FEMMINILE E'ANCHE QUESTO.

Voglio dire che mi piacerebbe ospitare degnamente casi-denuncia di soprusi, piu' o meno generalizzati,che capitano in questo mondo. Non solo in Italia, e non solo a proposito di donne. Ci proverò. Da sempre persone coraggiose alzano la loro voce per dire la verita' e scuotere anime in mala fede o semplicemente disattente. Vogliamo cominciare dall'india. Perchè? Non importa, l'importante è cominciare................ Giustiziere in sari, di Neeta Lal

"Di fronte all’inazione delle autorità e alla violenza quotidiana che subiscono, ci sono donne che prendono le armi e il loro destino in mano. Il sito di informazione Asia Sentinel, basato a Hong Kong, ha incornato queste “Robin Hood” di un altro genere. Il distretto di Banda, nello stato di Uttar Pradesh (a nord del paese), uno dei meno sviluppati dell’india, fa parlare di sé. È in questa regione che agiscono la Pink Gang (gang rosa), un gruppo di 200 donne che si presentano come le eredi di Robin Hood, Non esitano a rispondere alla violenza con la violenza. Puniscono gli omicidi di spose fatti a volte anche da suocere, le violenze dei mariti, e anche la corruzione o l’incapacità degli eletti. Queste donne esuberanti e intrepide, riconoscibili dai loro sari rosa, sono le nemiche numero uno dei mariti violenti e dei funzionari incompetenti. Avendo personalmente subito violenze sessuali, vanno a caccia di stupratori e mariti indegni, fanno la morale ai malfattori e invadono i posti di polizia per rimproverare gli agenti che non fanno il loro lavoro. Creato nel 2006 da Sampat Pal Devi, una donna di 45 anni costretta a sposarsi all’età di 9 anni e diventata madre quattro anni dopo, questo gruppo agisce come una banda di giustiziere nella zona senza diritto che è Banda. “Qui, nessuno viene ad aiutarci. I funzionari e la polizia sono corrotti e ostili ai/alle povere. Così, siamo a volte costrette a far rispettare noi la legge. Siamo una banda di giustiziere, "non una gang” ha recentemente dichiarato la fondatrice del Pink Gang. Stanca della corruzione del sistema e le discriminazioni sociali di cui si rendono colpevoli le autorità (soprattutto nei confronti di donne, caste basse e intoccabili), Sampat Pal Devi ha deciso di passare all’azione dopo aver saputo che sua sorella era stata trascinata dai capelli nel cortile di casa sua dal marito alcolista. Volendo “dare una lezione agli uomini colpevoli”, ha radunato donne del suo quartiere; il gruppo armato di bastoni, sbarre di ferro e una mazza da cricket, è andato a trovare il cognato, l’ha inseguito fino al campo di canna da zucchero e riempito di botte. Alcune azioni sono un successo. Ad esempio, il gruppo è riuscito a riportare a casa dei propri mariti undici ragazze che erano state buttate fuori di casa dalla suocera per dote non sufficiente. In generale, gli indicatori di sviluppo umano del distretto sono bassissimi. Il tasso di alfabetizzazione delle donne giunge solo il 23,9% contro 50,4% per gli uomini; il ratio uomini/donne è di 846 donne per 1000 uomini, mentre la media dello stato è di 879 (a livello internazionale, il rapporto è inverso: 105 femmine per 100 maschi). La violenza coniugale è una strage, l’arretratezza delle donne è rinforzata dal peso del sistema delle caste. Ma la Pink Gang se la prende non solo con mariti che maltrattano le mogli perché non riescono a dar loro figli, ma anche con i funzionari che si arricchiscono vendendo al mercato nero cereali sovvenzionati dallo stato e normalmente destinati ai/alle più povere. Mentre le risorse naturali del distretto potrebbero normalmente garantire mezzi di sussistenza a tutti gli/le abitanti, vengono saccheggiate da un piccolo numero di loro in totale impunità perché le autorità locali chiudono gli occhi su queste pratiche. In alcuni villaggi, i/le contadine non vengono nemmeno pagate e ricevono solo un chilo di cereali al giorno di lavoro. E il numero di lavoratori/trici ridotte alla schiavitù è altissimo. Secondo alcuni sociologi, l’unica speranza per questa parte della popolazione spogliata e disprezzata sta nei movimenti collettivi come la Pink Gang. Anche se il gruppo non ha una sede, le sue membre si riuniscono regolarmente a casa della fondatrice per discutere dei casi da trattare e della strategia da adottare. L’apparizione di una milizia di donne nel distretto di Banda è il sintomo di gravi problemi sociali che attraversano la società indiana. “Quando gli eletti rifiutano di rispondere alle richieste dei/delle cittadine ordinari” osserva Prerna Purohit, sociologo di New Delhi, “queste non hanno altra scelta che prendere le cose in mano per se stesse. È un colpo di intimazione per il governo della più grande democrazia del mondo.”

di Neeta Lal (Asia Sentinel)

 

R.B.